Boom di richieste per le cisterne di accumulo dell’acqua piovana
Quando la siccità picchia, i primi a scattare sono i divieti di utilizzo dell’acqua potabile per uso irriguo. Moltissimi i trentini che stanno organizzando i giardini con cisterne di accumulo dell’acqua piovana, previsto il bonus verde.
La siccità è l’emergenza, ma occorre trovare soluzioni per recuperare e tutelare l’acqua, potabile e piovana.
Urge una gestione dell’acqua più attenta: la siccità perdura e occorre far fronte al più presto alla gravità della situazione.
Cosa possiamo fare Noi?
Con i tetti e le grondaie di casa si può fare molto per recuperare l’acqua piovana ad uso irriguo domestico!
Un esempio lo vediamo nel seguente video:
Abbiamo la dimostrazione in questo splendido giardino, dove in mezzo a cavolo nero e fiori, il segreto si nasconde sotto terra, in due grosse cisterne di accumulo. Sopra le vasche posizionate in seguito ad uno scavo è possibile la coltivazione di superficie, quindi orti o giardini.
Impatto zero, sul terreno l’irrigazione viene garantita da un parsimonioso impianto a goccia, un pressometro pompa l’acqua nelle tubature quando la pressione scende.
E’ Giona Musso, imprenditore di materie plastiche, a mostrare lo scavo per l’interramento delle cisterne per uso domestico che possono andare dai 3 ai 10 mila litri e che vengono utilizzate anche nei rifugi di alta montagna, ma non solo.